INSEGNAMENTI EVANGELICI SULLA SOLIDARIETA' E ARTICOLI SULLA CARITA' E SOLIDARIETA' VERSO I BISOGNOSI

martedì 12 maggio 2009

Dalla «Lettera a Diogneto» (Capp. 5-6; Funk, pp. 397-401)-I CRISTIANI NEL MONDO

I CRISTIANI NEL MONDO

Dalla «Lettera a Diogneto» (Capp. 5-6; Funk, pp. 397-401)

I cristiani non si differenziano dal resto degli uomini né per territorio, né per lingua, né per consuetudini di vita. Infatti non abitano città particolari, né usano di un qualche strano linguaggio, né conducono uno speciale genere di vita. La loro dottrina non è stata inventata per riflessione e indagine di uomini amanti delle novità, né essi si appoggiano, come taluni, sopra un sistema filosofico umano.
Abitano in città sia greche che barbare, come capita, e pur seguendo nel vestito, nel vitto e nel resto della vita le usanze del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, per ammissione di tutti, incredibile. Abitano ciascuno la loro patria, ma come forestieri; partecipano a tutte le attività di buoni cittadini e accettano tutti gli oneri come ospiti di passaggio. Ogni terra straniera è patria per loro, mentre ogni partita è per essi terra straniera. Come tutti gli altri si sposano e hanno figli, ma non espongono i loro bambini. Hanno in comune la mensa, ma non il talamo.
Vivono nella carne, ma non secondo la carne. Trascorrono la loro vita sulla terra, ma la loro cittadinanza è quella del cielo. Obbediscono alle leggi stabilite, ma, con il loro modo di vivere, sono superiori alle leggi.
Amano tutti e da tutti sono perseguitati. Sono sconosciuti eppure condannati. Sono mandati a morte, ma con questo ricevono la vita. Sono poveri, ma arricchiscono molti. Mancano di ogni cosa, ma trovano tutto in sovrabbondanza. Sono disprezzati, ma nel disprezzo trovano la loro gloria. Sono colpiti nella fama e intanto si rende testimonianza alla loro giustizia.
Sono ingiuriati e benedicono, sono trattati ignominiosamente e ricambiano con l'onore. Pur facendo il bene, sono puniti come malfattori; e quando sono puniti si rallegrano, quasi si desse loro la vita. I giudei fanno loro guerra, come a gente straniera, e i pagani li perseguitano. Ma quanti li odiano non sanno dire il motivo della loro inimicizia.
In una parola i cristiani sono nel mondo quello che è l'anima nel corpo. L'anima si trova in tutte le membra del corpo e anche i cristiani sono sparsi nelle città del mondo. L'anima abita nel corpo, ma non proviene dal corpo. Anche i cristiani abitano in questo mondo, ma non sono del mondo. L'anima invisibile è racchiusa in un corpo visibile, anche i cristiani si vedono abitare nel mondo, ma il loro vero culto a Dio rimane invisibile.
La carne, pur non avendo ricevuto ingiustizia alcuna, si accanisce con odio e muove guerra all'anima, perché questa le impedisce di godere dei piaceri sensuali; così anche il mondo odia i cristiani pur non avendo ricevuto ingiuria alcuna, solo perché questi si oppongono al male.
Sebbene ne sia odiata, l'anima ama la carne e le sue membra, così anche i cristiani amano coloro che li odiano. L'anima è rinchiusa nel corpo, ma essa a sua volta sorregge il corpo. Anche i cristiani sono trattenuti nel mondo come in una prigione, ma sono essi che sorreggono il mondo. L'anima immortale abita in una tenda mortale, così anche i cristiani sono come dei pellegrini in viaggio tra cose corruttibili, ma aspettano l'incorruttibilità celeste.
L'anima, maltrattata nei cibi e nelle bevande, diventa migliore. Così anche i cristiani, esposti ai supplizi, crescono di numero ogni giorno. Dio li ha messi in un posto così nobile, che non è loro lecito abbandonare.





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martedì 5 maggio 2009

L’AMORE DI DIO PER IL SUO POPOLO NON DELUDE MAI





Di David Wilkerson
L’AMORE DI DIO PER IL SUO POPOLO NON DELUDE MAI



Mentre leggevo il Salmo 13, sono rimasto colpito al punto da inviarvi alcune parole di incoraggiamento che ho estrapolato da questo edificante capitolo.



Davide scrisse le parole contenute in questo Salmo. Egli chiese: “Fino a quando o Eterno, mi dimenticherai? Sarà forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il Tuo volto? Fino a quando avrò afflizione nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando si innalzerà il mio nemico sopra di me?”



Sembra che Davide senta che Dio lo abbia completamente lasciato a soffrire, a svegliarsi ogni giorno con una nuvola nera sospesa su di lui. Per una stagione, Davide parlò disperandosi: “Dio, questa sensazione di isolamento durerà per sempre? Quando le mie preghiere otterranno una risposta?”



Quando i problemi ci assalgono sebbene noi sappiamo di amare il Signore, quando la liberazione ci appare distante e senza speranza, noi affondiamo sotto una pressione. Proprio ora, qualcuno leggendo queste parole sta affondando sotto la pesante pressione di una situazione che sembra irrisolvibile. Essi si trovano sull’orlo di una totale disperazione, sperando che la calma giunga quantomeno per una pausa della loro prova.



Nel mezzo della propria prova Davide chiedeva: “Fino a quando avrò l´ansia nell´anima?” Egli aveva ideato un piano dopo l’altro, cercando di escogitare vie d’uscita al suo problema, ma tutti i suoi piani, tutti i tentativi, erano falliti. Ora egli non aveva nient’altro a cui pensare, nessuna soluzione fattibile. Egli era alla fine di tutto.



Com’è sconcertante vedere un raggio di speranza, un po’ di sole, ma poi ripiombare nuovamente nella disperazione. Ricorda, tutto ciò accadde ad un uomo buono, qualcuno vicino al cuore di Dio. Davide fu un uomo che testimoniò di avere grande fiducia nel Signore. Inoltre, come noi, Davide attraversò periodi difficili, così come egli stesso descrive in questo salmo.



In che modo Davide risorse da questa fossa di disperazione? “Io confido nella Tua benignità…io canterò”.



Permettetemi di condividere con voi le ragioni per continuare a credere durante le vostre attuali prove:



Non importa quanto le tempeste possano infuriare, il nostro prezioso Signore continuerà a nutrire gli uccelli del cielo, a vestire i gigli dei campi, a rifornire un oceano pieno di pesci con i loro bisogno quotidiani. “Il tuo Padre celeste li nutrirà…” neanche un uccello è mai caduto al suolo senza che l’occhio del Padre non fosse su di lui.

Quale tipo di Padre nutrirebbe tutte le creature della terra e poi trascurerebbe i propri figli? Gesù ci esortò a “non essere in ansia” per i bisogni e i problemi quotidiani, “perché Egli si cura di voi”.

Davvero, il Signore ti ama, e non rivolgerà un orecchio sordo ai tuoi gridi. Resta fermo sulle Sue promesse. Muoviti per fede. Aspettalo pazientemente. Egli non ti deluderà mai.


Gruppo "Alla-scuola-di-Maria" di Google Gruppi. http://groups.google.it/group/Alla-scuola-di-Maria"Gruppo cattolico mariano"
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"Siate mani gioiosamente tese verso i fratelli..."

Efesini 4:29 Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano".
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