INSEGNAMENTI EVANGELICI SULLA SOLIDARIETA' E ARTICOLI SULLA CARITA' E SOLIDARIETA' VERSO I BISOGNOSI

sabato 24 ottobre 2009

"Se posso?" disse Gesù. "Tutto è possibile per chi ha fede!"

"Se posso?" disse Gesù. "Tutto è possibile per chi ha fede!"

Marco 9 (La Parola è Vita)

14 Quando raggiunsero gli altri discepoli, li trovarono circondati da una grande folla, e c'erano anche alcuni dottori della legge che discutevano con loro.

15 Nel vedere Gesù avvicinarsi, la gente, sbigottita, corse a salutarlo.

16 "Di che state discutendo?" chiese Gesù.

17 Un uomo fra la folla rispose: "Maestro, ti ho portato mio figlio, perché è posseduto da un demonio che non gli permette di parlare.

18 In alcuni momenti, il demone prende controllo di lui e lo getta a terra dovunque si trovi; allora il ragazzo diventa rigido e, sbavando, stringe i denti. Ho chiesto ai tuoi discepoli di cacciare questo demone, ma non ci sono riusciti".

19 Allora Gesù rispose: "Gente senza fede! Per quanto ancora saro con voi? Per quanto ancora vi dovro sopportare? Portatemi il ragazzo!"

20 Glielo portarono e, quando il demone vide Gesù, comincio a scuotere convulsamente il ragazzo, che cadde a terra, rotolando e schiumando dalla bocca.

21 "Da quanto tempo è in queste condizioni?" chiese Gesù al padre. "Fin da quando era molto piccolo", rispose l'uomo.

22 "Spesso il demone ha cercato di farlo morire gettandolo nel fuoco e nell'acqua. Ti prego, abbi pietà di noi e fa qualcosa, se puoi!"

23 "Se posso?" disse Gesù. "Tutto è possibile per chi ha fede!"

24 Il padre esclamo subito: "Io ho fede, ma aiutami a superare i miei dubbi!"

25 Quando Gesù vide che la folla aumentava, sgrido il demone, dicendogli: "Spirito sordo e muto, ti ordino di uscire da questo ragazzo e di non tornare mai più!"

26 Allora il demone caccio un urlo e di nuovo mise il ragazzo in convulsioni, poi lo lascio. Il ragazzo rimase lì per terra, immobile, apparentemente senza vita. Un mormorio corse tra la folla: "È morto!"

27 Ma Gesù prese il ragazzo per la mano e lo aiuto ad alzarsi in piedi.

28 Poi Gesù entro in una casa con i discepoli, ed essi gli chiesero in privato: "Perché noi non siamo riusciti a cacciare quel demone?"

29 Gesù rispose: "Questo tipo di demoni non si puo mandare via in altro modo, se non con la preghiera e digiuno".

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IO SONO IL BUON PASTORE

Giovanni 10

Io sono il buon pastore

1 Gesù disse: "Chi non entra attraverso la porta dell'ovile, ma cerca di scavalcare il recinto, è un ladro e un rapinatore.

2 Il pastore, invece, entra per la porta.

3 Il custode gli apre e le pecore sentono la voce del loro pastore; egli chiama per nome le pecore che sono sue e, quando le porta fuori,

4 cammina davanti a loro e le pecore lo seguono, perché riconoscono la sua voce.

5 Le pecore non seguirebbero certamente un estraneo, anzi scapperebbero da lui, perché non ne riconoscono la voce".

6 Quelli che ascoltavano questa parabola di Gesù, non riuscivano a capirne il significato.

7 Allora Gesù spiego: "Sappiate che sono io la porta per le pecore.

8 Tutti quelli che sono venuti prima di me erano ladri e banditi, ma le pecore non li hanno ascoltati.

9 Io sono la porta. Chi passerà tramite questa porta sarà salvato, potrà entrare, uscire e trovare pascoli.

10 Il ladro viene solo per rubare, ammazzare e distruggere, io, invece, sono venuto perché possano avere la vita e averla in abbondanza.

11 "Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la vita per le sue pecore.

12 Il pastore che viene pagato per curare le pecore, ma non ne è il padrone, quando vede avvicinarsi un lupo, scappa e lascia le pecore indifese. Così il lupo assale il gregge e prende alcune pecore, mentre le altre si danno alla fuga.

13 È naturale che egli scappi, perché lavora solo per guadagnare e quindi le pecore non gli stanno a cuore.

14 "Io, invece, sono il buon pastore, conosco le mie pecore ed esse conoscono me,

15 proprio come il Padre conosce me ed io conosco lui; io do la mia vita per le pecore.

16 Ho altre pecore da guidare che non sono di quest'ovile; anch'esse daranno ascolto alla mia voce, e allora ci sarà un solo gregge con un solo pastore.

17 "Il Padre mi ama, perché sacrifico la mia vita, per riprenderla poi di nuovo.

18 Nessuno me la toglie, sono io che la offro di mia volontà, perché ho il potere di offrirla e riprenderla. Il Padre stesso mi ha dato quest'ordine".

19 A queste parole, nacque di nuovo una divisione fra i Giudei sul conto di Gesù.

20 Molti di loro dicevano: "È indemoniato e pazzo, perché lo ascoltate?"

21 Altri dicevano: "Non è indemoniato! Puo, forse, un demonio aprire gli occhi ai ciechi?"
Chi era Gesù?
22 Era inverno. In quel periodo si celebrava a Gerusalemme la festa della Dedicazione.

23 Gesù si trovava nel tempio e passeggiava sotto il portico di Salomone.

24 Alcuni capi giudei si strinsero intorno a lui e gli chiesero: "Per quanto ancora ci terrai nell'incertezza? Se tu sei il Messia, diccelo chiaramente!"

25 "Ve l'ho già detto, ma voi non mi credete", rispose Gesù. "Vi ho dato chiare prove coi miracoli che faccio nel nome di mio Padre.

26 Voi, pero, non mi credete perché non fate parte del mio gregge.

27 Le mie pecore riconoscono la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono.

28 Io do loro la vita eterna ed esse non periranno mai. Nessuno me le strapperà di mano.

29 Mio Padre, che me le ha date, è il più potente di tutti, e nessuno puo rapirle dalla sua mano.

30 Io e il Padre siamo uno".

31 Allora di nuovo i capi giudei raccolsero delle pietre per ucciderlo.

32 Ma Gesù disse: "Vi ho mostrato molte buone opere da parte di mio Padre. Per quale di queste mi volete lapidare?"

33 I Giudei risposero: "Non vogliamo ucciderti per cio che hai fatto di buono, ma per bestemmia! Infatti tu, semplice uomo, hai detto di essere Dio".

34 "Non sta forse scritto nella vostra legge: "Io vi ho detto che siete déi?" rispose Gesù.

35 "Percio, se la Scrittura, che non puo essere falsa, chiama déi quelli che ascoltano il messaggio di Dio,

36 perché mi accusate di bestemmiare se io, che sono consacrato e mandato dal Padre nel mondo dico: "Sono il Figlio di Dio?"

37 Se non faccio le opere di mio Padre, continuate pure a non credermi,

38 ma se le faccio, e non volete credere in me, credete almeno in quei miracoli! Allora vi convincerete che il Padre è in me e che io sono in lui".

39 Ancora una volta cercarono di arrestarlo, ma Gesù li evito

40 e si diresse di nuovo oltre il Giordano, vicino al luogo dove Giovanni aveva battezzato nei primi tempi. Là si fermo e

41 molti andavano da lui. "Giovanni non ha mai fatto miracoli", dicevano, "ma tutte le cose che ha detto di Gesù si sono dimostrate vere!"

42 Così, in quel posto, molti credettero in lui.

La Parola è Vita (LM)

Copyright © 1997 by Biblica

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